INNESTATI NELLA VITA DI DIO…
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DENTRO L’AMORE DEL PADRE E DEL FIGLIO…
25/05/2023

In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che disse: “Si è più beati nel dare che nel ricevere!”
(At 20)
Paolo sta rivolgendo l’ultimo suo saluto a una delle comunità da lui custodite con l’annuncio del Vangelo: da qui a poco inizierà il suo viaggio verso Roma, dove vivrà il martirio come suo ultimo atto d’amore per il suo Signore Gesù!
Queste ultime sue parole hanno una appassionata attenzione per i deboli. E il suo ultimo accorato invito è di fare memoria di quanto Gesù stesso ha insegnato: scoprire la gioia del donarsi a loro!
La debolezza, come la povertà, ci fa paura: è una situazione di impotenza che ci fa sperimentare tutta la fragilità del nostro essere umani… Essere deboli comporta sapersi consegnare all’aiuto dell’altro, saper accettare l’aiuto dell’altro e non è sempre così facile perché l’altro ha sempre tante altre cose da fare, ha il suo modo e i suoi tempi di aiutare, ha la sua sensibilità….
Allora l’invito di Paolo desidera “accendere” l’attenzione della comunità cristiana verso i deboli: aprire il cuore a saper scorgere con delicato sguardo le debolezze, a sapersi fare prossimo accompagnando il passo, il respiro del debole, a cercare di entrare in empatia profonda con il suo vissuto…
Alla fine di un cammino di evangelizzazione fatto per le strade della comunità cristiana Paolo sente il bisogno di seminare l’ultima sua parola sul solco del comandamento che Gesù consegnò nell’Ultima Cena… Le ultime parole sono sempre le più preziose e rimangono incise nella memoria con caratteri indelebili… Le ultime parole diventano così le prime e hanno il sapore dell’Amore!
Shalom!

Sorella Serena Nicoletta

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