“Signore, il tuo amore è per sempre:
non abbandonare l’opera delle tue mani.”
(Sal 138)
È la conclusione del Salmo 138 ad accompagnarci in questo nuovo giorno, nel cammino quaresimale che stiamo percorrendo insieme.
È un’invocazione che si radica nella fiducia dell’orante in Dio: fiducia nel Suo Amore che non ha fine!
Un Amore che custodisce noi piccole e fragili creature tra le Sue Mani!
Le Sue Mani.. che non ci tengono né trattengono – come un possesso – ma ci “lavorano”, ci plasmano!
Noi siamo opera delle Sue Mani: questo vuol dire che con Dio abbiamo una relazione in crescita, che su ciascuno di noi ha un disegno, che la nostra vita può realizzare qualcosa di bello e di buono con Lui!
Essere opera delle Sue Mani significa due cose importanti per la nostra piccola vita:
- che Lui ha fiducia in noi
- che noi siamo testimonianza viva del suo Amore!
Questo riempie di significato ogni nostro respiro: nulla è perduto e inutile dentro queste Sante Mani.. TUTTO, ma proprio TUTTO, diventa opportunità per scoprirci unici e preziosi e per aiutare altri a giungere alla nostra stessa consapevolezza!
Il bambino che STA nell’abbraccio della mamma o del papà non dubita minimamente di essere abbandonato: è il suo primo atto di fede… Gli adulti, purtroppo, si prendono spesso la grande e grave responsabilità di ferire questa fiducia…
Gesù con la sua vita ci ha insegnato anche a guarire queste ferite e a STARE con fiducia tra le Mani di Colui che MAI abbandonerà, trascurerà o violerà la sua creatura!
Con Gesù impariamo a recuperare la fiducia infantile che ci consegna all’Amore che non tradisce!
Shalom!
- Suor Serena Nicoletta Marotta sm
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